Molti sintomi come difficoltà di linguaggio o di pronuncia di alcune lettere, dolore alla gola, sensazione di nodo alla gola, perdita ricorrente della voce, secchezza della gola, impossibilità nel proiettare la voce, perdita di gamma vocale e molti altri, possono essere ricondotti a tensione alla mascella, al pavimento della bocca e al collo.
Alcuni di questi possono presentarsi associati o secondari a patologie organiche delle corde vocali, come avviene nel caso dei noduli cordali, in altri casi può essere presente un’elevata tensione muscolare e/o rigidità delle articolazioni con perdita di flessibilità e della corretta funzione laringea, elementi questi responsabili di difficoltà di pronuncia corretta o di linguaggio nei bambini.
Il Trattamento Osteopatico si propone di esaminare il vocal tract attraverso la sua peculiare palpazione percettiva, valutandone poi lo stato tensionale, il movimento articolare e la funzionalità di tutti i meccanismi fonatori più in generale.
Una volta identificate rigidità miofasciali o articolari e diminuzione della flessibilità, allora sarà possibile applicare tecniche osteopatiche per ripristinarne la fisiologica funzionalità.
La valutazione osteopatica si avvale oltre che della palpazione percettiva anche dell’osservazione e la considerazione di problemi posturali rilevanti, della dinamica respiratoria, del corretto drenaggio dei vari distretti, tutti elementi aventi un nesso importante in un sano corretto ed efficiente utilizzo della voce.
La laringe è un apparato complesso costituito da strutture cartilaginee, muscoli, legamenti, articolazioni ‘sospesi’ nella gola, crocevia di grosse catene fasciali.
Fisiologicamente compie un leggero movimento all’indietro verso l’alto e in avanti dalla sua posizione di riposo, dopo si rilassa di nuovo, ed è proprio a questo punto che è più accessibile per compiere le manovre di correzione che prevedono tra le altre, spinte laterali ed indietro.
Nei soggetti giovani è più elastica e flessibile mentre con l’età tende ad ‘indurirsi’. È una zona molto delicata da manipolare e al contatto può scatenare le più diverse reazioni nei pazienti. Alcuni percepiscono sensazioni di solletico e a volte vengono assaliti da attacchi di risa incontrollabili; altri provano disagio, tristezza, altri ancora prestano semplicemente attenzione alle sensazioni.
È molto importante prestare attenzione al tipo di reazione emotiva per poter impostare un corretto iter terapeutico.
Quando un paziente si presenta per un consulto è importantissimo il colloquio iniziale, perché l’indagine degli stili di vita e la storia della persona possono rivelare particolari volti ad orientare l’approccio manuale che segue subito dopo.
La palpazione percettiva eseguita prima e dopo il trattamento, l’osteopata verifica il corretto funzionamento del sistema fonatorio valutando il comportamento del cosiddetto tripode fonatorio in fase di deglutizione in quanto, la deglutizione è un atto che può dare un buon riscontro della corretta funzionalità delle componenti del vocal tract.
Il sistema fonatorio è un sistema strettamente correlato anche alla sfera emozionale e quindi alle condizioni psicologiche della persona, infatti, se riflettete, chiunque almeno una volta nella vita ha pronunciato parole a denti stretti o irrigidendo il labbro superiore o con un nodo alla gola e non di rado quindi capita che alcuni disturbi della voce vengano gestiti contemporaneamente da Osteopata e Psicologo/Psicoterapeuta.
Il costante monitoring osteopatico si è rivelato negli anni un ottimo aiuto nel prevenire e trattare i vari disturbi fonatori, e si colloca bene in quello che è il classico approccio sanitario del settore: Foniatra, Logopedista, Psicologo.Si trattano nello specifico:
- Dislalie da modifiche Morfologiche (volta palatale, assetto mandibolare, assetto sinusale).
- Dislalie da Malocclusioni (soprattutto in età di sviluppo).
- Dislalie da frenulo linguale corto (soprattutto sede post – chirurgica).
- Dislalie derivanti da Alterazioni da Abitudini Viziate.
- Dislalie da Bruxismo.
- Disfonie o Afonie Organiche Primarie di natura infiammatoria da laringite acuta o cronica; di natura neoplastica (in sede post – chirurgica); di natura traumatica (traumi da intubazione o meccanici).
- Disfonie Organiche Secondarie a Patologie gastrointestinali minori (alterazione dell’alvo con costipazione, reflusso gastroesofageo).
- Disfonie Organiche Secondarie a disfunzioni a carico dell’articolazione temporo – mandibolare.
- Disfonie o Afonie Funzionali derivanti da un uso scorretto dell’apparato vocale sia per eccesso, sia per cattivo utilizzo della voce. In questo ambito specifico si applicano protocolli mirati per edemi diffusi, alcuni casi di ipotonia della muscolatura adduttoria, per esiti chirurgici da noduli cordali e polipi cordali.
- Disfonie o Afonie su Base Psicogeno – Traumatica.
- Balbuzie
Altrettanto importante è il trattamento manipolativo osteopatico nella deglutizione la biomeccanica laringea, integrata con quella dell’intero individuo e la sua funzionalità, è un elemento sine qua non per la buon riuscita terapeutica; ci sono mobilità e rapporti che vanno correttamente ripristinati, tant’è che la laringe prima nasce per respirare, poi per nutrirci e poi per parlare, e che l’importantissima chiusura dell’epiglottide avviene per azione proprio della laringe, è il tassello più importante di tutta la dinamica deglutitoria, in quanto previene l’aspirazione e la penetrazione di cibo/liquidi nelle vie aeree.
La laringe è un organo sospeso ma teso continuamente ed orientato da giunti miofasciali, membranosi e legamentosi che la connettono a tutto il corpo, non si può non considerarla nella valutazione osteopatica di un paziente, e infatti molte recidive sono correlate ad una biomeccanica laringea distorta.