Per parlare di reflusso è importante innanzitutto fare una distinzione:
Reflusso fisiologico
Reflusso patologico
Malattia del reflusso gastroesofageo (GERD)
Il reflusso si verifica nella maggio parte dei casi dopo aver mangiato e non compare a stomaco vuoto o durante la notte; criterio d’esclusione molto importante per differenziarlo dal reflusso patologico.
Poichè il lattante passa la maggior parte della giornata in posizione orizzontale e il latte attraversa lo stomaco molto lentamente (il latte artificiale ancorpiù di quello materno) anche l’immaturità dei centri di comando di queste funzioni gioca un ruolo importante.
Si tratta invece di reflusso patologico quando si verifica almeno due volte al giorno un episodio di vomito per almeno tre settimane consecutive.
La malattia del reflusso gastroesofageo (GERD) porta dei sintomi simili a quelli del reflusso patologico ma molto più accentuati fino ad influenzare la qualità di vita del bambino e lasua crescita.
Alcuni sintomi indicativi del GERD:
- Vomito recidivante con possibile sviluppo di un esofagite
- Ritardo nella crescita
- Irritabilità del bambino
- Dolori allo stomaco (difficili da diagnosticare ma simili alle coliche)
- Disturbi nella deglutizione
- Alterazione nella respirazione per irritazione vagale o aumento dell’acidità a livello delle mucose
- Raucedine
- Tosse
- Singhiozzo frequente
- Testa tenuta in iperestensione o rotazione dalla parte preferenziale per irritazione (C0-C2)
Cosa può fare l’osteopatia in questi casi ?
Da un punto di vista osteopatico, il parto o la postura del bimbo in gravidanza possono interferire in alcune strutture chiave che possono influenzare la correttafunzione gastrica e intestinale: tra queste senz’altro va ricordato il ruolo dell’osso sacro(legato al sistema nervoso parasimpatico sacrale), il cranio (per la sua relazione con il nervo vago in particolare modo che, passando dal forme giugulare può essere influenzato dal rapporto tra osso temporale e osso occipitale), l’intestino, il diaframma, il sistema nervoso simpatico e i segmenti vertebrali di rifermento dell’esofago (con particolare riferimento alle prime vertebre dorsali e alle ultime vertebre cervicali).
Ovviamente tutte le strutture corporee, nell’ottica osteopatica devono essere valutate, in quanto il corpo funziona nella sua globalità e anche una disfunzione a distanza potrebbe comunque influenzare queste strutture in vario modo.