Suzione

La suzione è uno schema motorio che richiede la coordinazione fine di tutti i muscoli della bocca e della lingua.

Per permettere la fuoriuscita del latte materno, il neonato deve creare una depressione all’interno della bocca, e contemporaneamente con la lingua spremere il capezzolo della mamma contro il palato.

La suzione è uno schema motorio primario, cioè già in dotazione del bebè alla nascita, non sempre il bebè riesce ad attaccarsi al seno con facilità o, potrebbe non riuscire a coordinare bene i muscoli della lingua al fine di una corretta suzione.

Ciò può dipendere da più fattori:

  • A causa di un parto distocico o di un mal posizionamento del feto all’interno dell’utero, il bebè può nascere con una tensione cervicale monolaterale, ciò che comunemente viene definito torcicollo e che non consente al poppante di orientare agevolmente la testa per raggiungere il capezzolo della madre. Risulterà difficile attaccare al seno il bimbo solo in uno dei due lati.
  • A causa di una mancata coordinazione dei muscoli della suzione che, come abbiamo già scritto, dovrebbe rappresentare uno schema motorio primario, questo può dipendere da una compressione del nervo incaricato di fornire il comando ai muscoli della suzione.

Il nervo incaricato al comando dei muscoli della suzione è l’ XII° nervo cranico (nervo Ipoglosso) che, per fuoriuscire dal cranio e raggiungere i muscoli della lingua, deve attraversare il canale osseo omonimo al di sotto dei condili dell’osso occipitale.

L’osso occipitale, che chiude posteriormente il cranio, alla nascita non si è ossificato del tutto, e di conseguenza risulta vulnerabile alle compressioni nelle fasi di ingaggio della testa nel bacino materno e durante l’espulsione, che causeranno un vero e proprio intrappolamento del nervo ipoglosso all’interno del canale stesso. La compressione impedirà al nervo di condurre le informazioni dal Sistema Nervoso ai muscoli della lingua, e la suzione sarà impedita.

Consigli utili 
la suzione
il ciuccio
Link allattamento
Guida all'allattamento (Ministero della Salute)
Allattamento (Ministero della Salute)
Allattamento al Seno (R.it)

Plagiocefalia, consigli utili

 

Il trattamento delle plagiocefalie e del torcicollo permettono la prevenzione di scoliosi, difetti a livello craniofacciale e disturbi derivati dalle alterazioni della forma del cranio (disturbi visivi, disturbi dell’articolazione tempero-mandibolare.

Plagiocefalia

La plagiocefalia è una deformazione alla parte posteriore del cranio del neonato, che si manifesta con la testa appiattita da un lato e con segni particolari di asimmetria, come un orecchio più avanti dell’altro, un occhio più piccolo dell’altro o una guancia più gonfia rispetto all’altra.

Il termine deriva dal greco e significa letteralmente “testa obliqua”, e colpisce dal 3 al 20% dei bambini a partire dalla nascita fino ai due anni di età. Non è un’anomalia grave e, nella maggior parte dei casi in cui viene diagnosticata, viene curata con degli accorgimenti che i genitori devono seguire su come posizionare il neonato quando dorme. Leggi tutto “Plagiocefalia”

Coliche, consigli utili

REGOLA DEL TRE
Non sempre un pianto inconsolabile è indice di colica, si può tenere presente una semplice ma efficace regola coniata negli anni 50 dal Dr. Wessel e ancora oggi utilizzata come segno indicativo di coliche, la regola del tre:
si tratta di coliche se ci troviamo davanti a un lattante sano, ben nutrito, che piange più di 3 ore al giorno, per più di 3 giorni alla settimana, e per più di 3 settimane di seguito”.

STIMOLAZIONI
Ridurre le stimolazioni sia visive che acustiche: no alla luce eccessiva e ai rumori troppo forti, che possono irritare ulteriormente il bambino.

MASSAGGIO

Coliche

Il termine colica deriva dal greco κωλική, e significa in contatto con il colon. 
Le coliche sono al secondo posto nella lista delle disfunzioni gastrointestinali più frequenti tra i neonati, subito dietro al reflusso gastroesofageo.
Sempre più genitori si rivolgono all’osteopatia per disturbi che insorgono già nei primi giorni di vita dei loro bambini.

Circa il 10% dei neonati soffrono di coliche che li portano a piangere in modo smisurato, ciò provoca sicuramente uno stress sia al neonato e sia ai genitori che impotenti, si ritrovano a perdere il sonno intenti a dare conforto e aiuto ai loro piccoli.

Capiamo meglio cosa sono le coliche neonatali:

La coliche gassose non sono una patologia, quindi non interferiscono con la naturale crescita del neonato. Leggi tutto “Coliche”